FRAMMENTO IV DI UN DISCORSO FINITO

Poi ti lasciasti andare come chi non ha altro da fare che lasciarsi. Ti osservavo raccogliere susine in un pomeriggio estivo per condividere frutta e ricordi: –C’è gente che non merita questo clima mite!–
Eppure ti sei fatta tradire quando non te l’aspettavi!
–A che servono le prove d’amore quando non si ama più!–, poi ci accorgemmo che tutto l’Universo senza nullità non sarebbe Universo.
Ora mentre balene incinte marciscono e il sole è alto sul mare azzurro mi chiedo: Guardarti fisso negli occhi mentre mi curavi a che è servito?, quanto è servito? A te. Certo vederti in mutande mentre ti cucini o fingi di cucinarti mi ha disturbato più per il tuo calo di tono che per il tuo seno nudo, sempre stupendo. Aspettando che richiami come da accordo spero di non dimenticare di dirti che non sarai mai sola.

NATALE D’ALTERIO 2019

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